Sicurezza informatica nella pubblica amministrazione

Prima della fine dell’anno le misure minime di sicurezza dovranno essere operative: ecco la richiesta da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale per il contrasto alle minacce cibernetiche. Non solo: altre e più cogenti disposizioni di attenzione sono previste dalla legge e quindi la Pubblica Amministrazione è dunque chiamata a rinnovarsi profondamente.
A Villa Umbra, polo di formazione a livello nazionale, oggi sei dicembre, allora, rappresentanti della Pa della regione, sono intervenuti per ascoltare le nuove disposizioni ed il modo per affrontarle: a coordinare Alberto Naticchioni, amministratore di Villa Umbra.

E’ intervenuto Corrado Giustozzi, esperto di sicurezza cibernetica presso Agid, Agenzia per l’Italia Digitale: “La minaccia cibernetica da parte della criminalità organizzata transnazionale, caratterizzata da attività industrializzate che generano affari ingenti, sta diventando sempre più concreta – ha affermato Giustozzi – Nessuno è immune da questa minaccia, in particolare la pubblica amministrazione. La pubblica amministrazione – ha proseguito -, ad oggi abbastanza vulnerabile, rappresenta il sistema nervoso di un Paese, possiede dati dei cittadini, eroga servizi ai cittadini. Un patrimonio di processi, di attività, di servizi e dati estremamente importante che può diventare un obiettivo sensibile. L’amministrazione digitalizza, dematerializza, è sempre più esposta ad attività dolose. È pertanto estremamente importante accrescere la cultura della sicurezza cibernetica nella pubblica amministrazione”.
“Le misure minime emanate da Agid – ha spiegato Giustozzi – sono obbligatorie e hanno lo scopo di fornire alle amministrazioni una linea guida, un percorso, uno strumento di lavoro che non sia troppo invasivo né troppo oneroso da mantenere”.

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