Reati in diminuzione, dunque, in Umbria nel periodo compreso tra il 2007 e il 2016. Ma qual è la situazione nelle due province, ossia Perugia a Terni?. A preoccupare maggiormente è proprio il capoluogo di regione.
Abbiamo infatti addirittura un è+175 per cento nel numero delle estorsioni in provincia, che diventa +209 per cento in città (da 46 a 142). Per il reato di ricettazione, siamo al +37 per cento a Perugia, il riciclaggio è nella media e l’usura è praticamente solo a Perugia, con 10 denunce su 11.
Per quanto riguarda la distribuzione delle denunce dei reati che maggiormente preoccupano, sono di più in provincia di Perugia, con usura e riciclaggio che si concentrano quasi esclusivamente a Perugia. L’estorsione è al 79 per cento nel perugino e al 21 per cento nel ternano; la ricettazione al 77 per cento in provincia di Perugia, al 23 per cento in quella di Terni.
Non mancano alcuni segnali di allarme anche a Terni, comunque, con l’aumento delle estorsioni. La città sconta la presenza del carcere di massima sicurezza. Dice Fabio Paparelli: “Anche se i dati certi, ossia le denunce, non segnalano a Terni evidenze di riciclaggio, nella ricerca sul numero ‘oscuro’, condotta attraverso interviste a esponenti delle forze dell’ordine, si sta verificando un aumento notevole di aperture e chiusure di esercizi commerciali, di compravendite immobiliare anomale, il che starebbe a indicare l’incremento di denaro di provenienza illecita anche in questa provincia”.
Il presidente della Commissione, Giacomo Leonelli, di Perugia ha detto: “La crescita di reati di natura finanziaria sulla provincia di Perugia è preoccupante, cercheremo nei prossimi giorni di capire ancora di più, sulla base dei dati di dettaglio, dove si è verificato un incremento su reati come l’estorsione, che accendono una spia di preoccupazione sul territorio”.