Una partecipazione straordinaria ha accompagnato la giornata degli “stati generali” della scuola dell’Umbria: ben duecentoventi presenti per discutere dei problemi della formazione a tutti i livelli. La giornata tenutasi a Villa Umbra, è stata poi conclusa dalla presidente Catiuscia Marini, davanti a dirigenti scolastici, docenti, amministratori locali, rappresentanti dei genitori e degli studenti, di associazioni imprenditoriali e di categoria, organizzazioni sindacali, dirigenti degli enti locali.
“Una presenza massiccia – ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione, Antonio Bartolini – a conferma di quanto sia forte e sentito da parte di tutte le componenti del mondo della scuola l’impegno a confrontarsi sui temi più rilevanti della scuola e della formazione”.
Dell’importanza del sistema formativo ha parlato anche l’amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica, Alberto Naticchioni, introducendo i lavori. “I dati della Banca d’Italia – ha rilevato – ci dicono che in Umbria c’è ripresa economica, ma non occupazione. Oggi più che mai il sistema di istruzione e formazione deve sviluppare quelle professionalità necessarie per rispondere alle esigenze e alle aspettative di un territorio”.
L’importanza degli Stati generali della scuola è stata messa in rilievo dal presidente dell’Anci Umbria, Francesco De Rebotti: “Abbiamo messo insieme tutte le componenti del mondo della scuola per trasformare in positivo un periodo di difficoltà e far emergere un contesto in termini di qualità di offerta formativa, didattica, esperienze a cui va dato merito”.
Il presidente della provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, ha proposto che gli “Stati generali” si ripetano a cadenza annuale, ricordando che nell’ultimo anno s’è lavorato “per dare risposte immediate e garantire la continuità didattica e la sicurezza”.
“Questa giornata ha un valore particolare – ha sottolineato la neoreggente dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, Antonella Iunti – perché offre la possibilità di una partecipazione attiva anche a genitori e studenti che diversamente non fanno parte dei tavoli istituzionali”
Di “grande attenzione e bisogno urgente di confronto” ha parlato Andrea Cruciani, della Consulta provinciale degli studenti di Perugia. “Noi viviamo ogni giorno la realtà della scuola, in aula – ha detto – e auspichiamo che dai tavoli vengano buone idee e, in questo sistema scolastico che si sta evolvendo, si facciano scelte il più condivise e utili possibile: formare è dare speranza ai sogni di noi ragazzi”.