Sassari, aperto il primo centro di riuso in Sardegna

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Apre a Sassari il primo centro di riuso della Sardegna. Una struttura, vicino all’ecocentro, in cui chiunque può portare oggetti in buono stato ma di cui si vuole disfare e dove persone in difficoltà economica possono trovare ciò che occorre loro.

«Il centro ha una doppia valenza: ridurre il numero di rifiuti destinati alla discarica e andare incontro a sassaresi bisognosi che possono avere beni a titolo totalmente gratuito e in buone condizioni. Cittadini, imprese ed enti, residenti o con sede a Sassari, possono cedere gratuitamente beni in loro possesso che possono essere riutilizzati, prolungandone così il ciclo di vita» ha spiegato il sindaco Nicola Sanna durante l’inaugurazione di martedì mattina a cui hanno partecipato anche l’assessore alle Politiche agro-ambientali Fabio Pinna, l’assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda, Giuseppe Mulas per l’Emporio della Solidarietà e Domenico Cristaldi dell’associazione Chiesa cristiana Solu a Deus sa Gloria che gestiranno la struttura.

«Abbiamo dato risposta alla richiesta del territorio e soprattutto delle associazioni che operano a fianco ai Servizi sociali comunali per aiutare le persone in difficoltà – ha commentato l’assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda -. Allo stesso tempo agevoliamo i tanti sassaresi che vorrebbero aiutare i propri concittadini, ognuno in base alle proprie possibilità. Uno strumento di solidarietà, un progetto a valenza sociale, che coniuga amore per l’ambiente e per il prossimo».

La gestione è affidata alla parrocchia di san Paolo apostolo tramite l’Emporio della solidarietà, e all’associazione Chiesa cristiana Solu a Deus sa Gloria. Avranno il compito di aprire il centro il sabato mattina, dalle 9 alle 12, di catalogare i beni quando entrano e quando escono, valutandone lo stato.

Il prelievo di questi beni è totalmente gratuito e possono usufruirne tutti coloro che sono residenti a Sassari e che devono essere in grado di mostrare le loro difficoltà economiche o con certificazioni delle loro dichiarazioni Isee o con un certificato di mandato da istituzioni ed associazioni.

 

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