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Firmato il decreto per la pesca del riccio di mare in Sardegna Fino al prossimo 15 aprile si potrà pescare il riccio di mare in Sardegna, a seguito della firma del decreto che licenzia le nuove direttive

di Redazione
14/11/2017
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È ufficiale: da domani e fino al prossimo 15 aprile 2018 si potrà pescare il riccio di mare in tutti gli spazi acquei della Sardegna. L’ultimo scoglio formale è stato superato oggi con la firma del decreto, siglato dall’assessore dell’Agricoltura con delega alla Pesca Pier Luigi Caria, che licenzia le nuove direttive e il calendario per la stagione 2017-2018. Le novità, dedicate ai 189 operatori subacquei che godono delle autorizzazioni di pesca concesse dalla Regione Sardegna, sono state già annunciate lo scorso 9 novembre a chiusura dei tavoli di confronto promossi dall’Assessorato con i ricciai e le loro rappresentanze di categoria.

“A fronte di una risorsa che in questi ultimi anni sta rischiando di scomparire dalle coste sarde, soprattutto a causa dei prelievi sconsiderati e illegali dei pescatori abusivi, – ha osservato Caria – i nostri imprenditori del mare hanno dimostrato una maturità e una serietà davvero apprezzabile nel proporre di ridurre i quantitativi di ricci da prelevare, le giornate e le ore di lavoro. Da parte nostra, come Regione – ha proseguito l’assessore – cercheremo di sollecitare tutti i soggetti coinvolti a fare ancora di più la propria parte, in particolar modo sul versante dei controlli nei confronti dei pescatori di frodo. Regolamentare il comparto, difendendo la risorsa, significa investire per il futuro di un settore che se ben governato può garantire economie e posti di lavoro nei diversi territori dell’Isola. Un plauso per il lavoro svolto – ha concluso l’esponente della Giunta Pigliaru – va inoltre al Comitato della Pesca e alle strutture regionali competenti”.

Una delle novità più importanti sulla stagione in avvio riguarda la diminuzione dei quantitativi di pescato da raccogliere. I pescatori professionisti, che operano dalle imbarcazioni, ridurranno il numero di ceste di ricci, concesse per ogni giornata: si passerà da 6 a 4 ceste e da un totale di 3mila esemplari a 2mila. A chi invece lavora dalla riva sarà concesso raccogliere 2 ceste invece che 3 e quindi 1000 ricci a fronte di 1500. 

La pesca sportiva sarà consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con una raccolta massima di 50 ricci al giorno.

Con l’obiettivo di garantire una maggior tutela della risorsa e per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, i pescatori regolari hanno proposto una giornata di fermo pesca settimanale a seconda delle esigenze specifiche dei territori. In tutti i comprensori marittimi della Sardegna sarà vietato operare la domenica, salvo in quello del nord Sardegna (Alghero-Porto Torres) dove il fermo sarà messo in atto il lunedì.

Se fino a ieri i pescatori professionisti potevano stare in acqua dall’alba fino alle 15, dalla prossima stagione si potrà lavorare dalle 6 alle 13.

Tags: decretoInquinamentoMarepescaSardegna
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