“Il Cammino di Santa Barbara è stato inserito nel primo elenco dell’Atlante digitale dei Cammini italiani voluto dal Ministero dei Beni culturali e presentato un paio di giorni fa a Roma dal ministro Dario Franceschini: si tratta di uno straordinario risultato per i territori coinvolti, Sulcis Iglesiente e Guspinese, e una grande occasione di sviluppo turistico per la Sardegna tutta”. Così l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas dopo la presentazione odierna del portale Cammini d’Italia (www.camminiditalia.it).
“La Regione, con gli assessorati del Turismo e degli Enti Locali, ha affiancato e sostenuto le comunità coinvolte nel percorso di nascita del Cammino – ha continuato Argiolas – perché riteniamo fondamentali i progetti che partono dal basso e coinvolgano le imprese e tutte le energie migliori dei territori. All’Assessorato del Turismo va il ruolo di coordinamento e di visione strategica, ma il ruolo chiave è quello delle comunità, perché è ormai indispensabile che sappiano lavorare in rete, costruire modelli di governance e mettere a punto un prodotto turistico sostenibile e strutturato, capace di attrarre visitatori in tutto l’arco dell’anno.”
“Sotto questo profilo – ha detto ancora la titolare del Turismo – quella di Santa Barbara è una preziosa esperienza pilota per strutturare gli altri cammini religiosi della Sardegna. Ma il punto di partenza per arrivare al riconoscimento da parte del MIBACT degli altri itinerari religiosi può essere soltanto uno: la volontà collettiva delle comunità e la capacità di coinvolgere le imprese per puntare alla destagionalizzazione e alla creazione di una domanda turistica di qualità e incentrata sul benessere, che faccia dell’ospitalità, della qualità delle nostre produzioni enogastronomiche e delle identità culturali sarda e locale l’elemento centrale”.
Il Cammino minerario di Santa Barbara è un itinerario storico, archeologico, culturale, naturalistico e religioso che segue gli antichi sentieri minerari, le strade utilizzate dai minatori per andare a lavorare, le mulattiere e le vie ferroviarie per il trasporto dei minerali ormai dismesse. Si snoda per circa 400 km tra Sulcis Iglesiente e Guspinese, coprendo una larga fetta del Parco geominerario e attraversa luoghi di culto e le chiese dedicate alla Santa patrona dei minatori nel grande bacino minerario.
Nel dicembre 2016 è stata istituita la Fondazione di partecipazione del Cammino che dovrà gestire e promuovere l’itinerario, alla quale partecipano 21 Comuni del territorio (Arbus, Buggerru, Carbonia, Fluminimaggiore, Gonnesa, Giba, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Santadi, Tratalias, Villacidro, Villamassargia, Villaperuccio) e nella scorsa primavera è approdata in libreria una guida, realizzata dal presidente della Fondazione, Giampiero Pinna.