Sisma, le priorità secondo Confindustria Marche

Confindustria Marche-Bruno Bucciarelli

Nei giorni scorsi il Presidente Bucciarelli con il Direttivo di Confindustria Marche ha incontrato il Presidente della Regione Marche Ceriscioli per affrontare le PRIORITA’ per il sisma, anche in vista della prossima Finanziaria del Governo. Dall’inizio dell’emergenza Confindustria Marche ha avanzato proposte alla Regione, insieme all’ANCE Marche ed alle Territoriali, per supportare l’azione regionale e cercare risposte veloci per i territori colpiti e le imprese che vi operano. Nell’occasione dell’incontro, Confindustria Marche ha consegnato al presidente Ceriscioli un vero e proprio manifesto ad un anno esatto dagli eventi distruttivi.

RILANCIO E RICOSTRUZIONE DEI TERRITORI DOPO IL SISMA

Il manifesto di Confindustria Marche e ANCE Marche ad un anno dagli eventi

Ad oltre un anno dagli eventi sismici siamo ancora in una fase di grave emergenza.

Il rischio che si corre è quello di vedere irrimediabilmente compromessa la ripartenza e la rinascita di interi territori.

Tra l’altro va ricordato che i trend di ripresa economica della nostra regione, dopo la profonda crisi iniziata nel 2008, sono molto più rallentati rispetto alla media nazionale.

C’è quindi un problema di rilancio dell’intero sistema produttivo regionale, con una strategia di attacco più forte e tempestiva per le aree colpite dal sisma.

Si tratta di progettare le “Marche del futuro” nella consapevolezza che, l’ammontare delle risorse messe in gioco fra i fondi nazionali e quelli aggiuntivi comunitari per il sisma – pari a 408 milioni di euro – rappresentano una leva fondamentale per la ripresa e lo sviluppo.

Ecco le esigenze fondamentali del sistema delle imprese:

•      Ridefinizione della governance e valorizzazione del ruolo e delle funzioni dei Presidenti delle Regioni e dei Sindaci dei territori colpiti, per dare risposte più rapide ed efficaci rispetto alle esigenze dei territori e delle popolazioni interessate;

•        Modifiche sostanziali al quadro della normativa primaria di riferimento per rimuovere alcuni ostacoli e ridurre i tempi della ricostruzione, ad esempio a partire dalla introduzione della “preistruttoria” nella procedura per la concessione dei contributi;

•        Disposizioni di proroghe dei termini di scadenze fiscali e contributive;

•       Visione strategica e lungimirante della gestione delle macerie svolta “in prossimità” nelle aree più colpite;

•       Valorizzazione del sistema delle imprese del territorio come volano per la ripresa e per una migliore e più rapida ricostruzione dell’intero patrimonio immobiliare;

•        Snellimento delle procedure, riduzione drastica dei tempi di risposta, semplificazione e sburocratizzazione per aumentare gli effetti sull’economia reale e sulle popolazioni, valorizzazione del Sportello Unico Attività Produttive dedicato alla ricostruzione.

E’ necessario focalizzare una strategia d’attacco che sia in grado di dare risposte, di breve e di medio periodo, alle esigenze prioritarie su TRE TEMATICHE chiave che sono essenziali per ripartire:

 

1.  RIMOZIONE, GESTIONE E UTILIZZO DELLE MACERIE

La rimozione e la capacità di gestione delle macerie rappresenta la precondizione essenziale per l’avvio concreto su vasta scala della ricostruzione dei centri urbani colpiti.

Occorrono quindi:

•       Accelerazione della rimozione delle macerie, a partire da quelle pubbliche

•       Più ampio coinvolgimento delle imprese private nella gestione delle macerie

•       Necessità di una visione strategica della gestione delle macerie

•       Individuazione di nuovi Siti di Deposito Temporaneo più vicini alle aree più duramente colpite dal sisma, nel pieno rispetto del principio di prossimità.

 

2. RICOSTRUZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO E PRIVATO PER LA RINASCITA DEI CENTRI URBANI COLPITI E RILANCIO INFRASTRUTTURALE DELLE AREE INTERESSATE

L’apertura dei cantieri per la ricostruzione degli immobili pubblici e privati ad oltre 1 anno dagli eventi sismici stenta ancora a decollare.

Occorrono quindi:

•  Accelerazione delle procedure per la predisposizione dei progetti e la presentazione delle pratiche edilizie, con più squadre di verifica e potenziamento dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione

• Modificazione della Legge 229/16 con la introduzione della “pre-istruttoria” perché facilita ed accelera la definizione delle pratiche, dando certezza della stima del danno per il relativo finanziamento

•  Massimo coinvolgimento delle imprese di costruzione del territorio per le gare ANAS e per la realizzazione dei programmi di opere pubbliche

•   Applicazione del Prezzario regionale nei lavori della ricostruzione

•  Per le procedure di gara ricorrere all’utilizzo del SUAM, di altre stazioni uniche appaltanti e delle Centrali Uniche di Committenza, lasciando ad INVITALIA solo la supervisione

•  Più lavoro alle imprese del territorio, valorizzando il loro ruolo produttivo negli appalti pubblici e privati

•   Più regolarità contributiva, con la verifica di congruità del costo della manodopera, e più sicurezza nei cantieri, attraverso l’applicazione del CCNL Edilizia.

 

3.     STIMOLO ALLA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE DEI TERRITORI ED ATTRAZIONE DI NUOVI INVESTIMENTI.

Occorre subito una azione di forte stimolo per le attività produttive per ricreare condizioni di sviluppo economico e sociale ed evitare lo spopolamento e la desertificazione economica. La mission è la rinascita ed il consolidamento delle imprese operanti nelle zone colpite e l’attrazione nuovi investimenti.

•  Servono misure straordinarie rapide ed efficaci per affrontare criticità straordinarie. La nuova Programmazione comunitaria con i fondi aggiuntivi per il sisma rappresenta una opportunità strategica, da cogliere con tempestività.

•  Vanno prorogate a livello centrale le misure fiscali, contributive e la sospensione dei termini processuali previste dalla Legge 229/16.

•  Serve un Territorio “ripristinato” ed “adeguatamente dotato e riqualificato” con delle infrastrutture indispensabili per lo sviluppo delle imprese

•    Serve una fiscalità di vantaggio legata ai territori

•  Servono strumenti immediati di intervento e di stimolo agli investimenti delle imprese di tutte le dimensioni

•  C’è la necessità di lavorare sin da ora per far entrare tutti i Comuni del Cratere nelle zone in deroga Art.107.3c del Trattato della Unione Europea per gli aiuti a finalità regionale

•  Applicazione anche nella Regione Marche del Reg. 651/14 per gli aiuti all’occupazione per le imprese di tutte le dimensioni, come già sperimentato in Emilia Romagna

•  Tempestività della messa a disposizione delle risorse, procedure chiare, accessibili e semplificate finalizzate alla accelerazione della spesa.

Articoli correlati

Il Centro Studi della Camera di Commercio ‘Guglielmo Tagliacarne’ conferma quanto detto dalla Cna di...

Un vero e proprio paradosso. Le imprese di produzione del cinema e dell’audiovisivo sono le...

Non è così male vivere e lavorare in provincia di Ancona, secondo i dati del...

Altre notizie

Altre notizie