Una Dop che diventa un prodotto «frozen», cioè congelato? Continua a far discutere tra gli addetti ai lavori l’idea del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop di modificare il disciplinare di produzione della mozzarella di bufala a marchio Dop per commercializzare la mozzarella con la dicitura Frozen a favore del canale Horeca e sui mercati esteri. «Se così fosse si metterebbe a rischio la qualità e la freschezza di un prodotto principe del Belpaese – sottolinea Marco Dolci, titolare di Assaporito, negozio di Brescia specializzato nella vendita e somministrazione di prodotti campani e «made in Sud» -. Un prodotto già peraltro al centro di una querelle tra Campania e Puglia e che vede il Consorzio campano opporsi alla nascita della nuova “Dop Mozzarella di Gioia del Colle” prodotta in alcune zone della Puglia da latte vaccino».
Ma se è «giusto tutelare l’unicità della mozzarella di bufala e cercare di evitare che un assonanza nel nome crei confusione nel consumatore per la scelta tra i diversi prodotti», d’altra parte «non capisco la volontà del Consorzio di tutela di mettere in commercio la Dop Frozen – prosegue Dolci -. Un modo “cool” per indicare un prodotto congelato, una scelta di politica industriale con lo scopo di aggredire i mercati esteri che implica un forte rischio di mistificazione del prodotto fresco, la cui qualità è legata ai suoi metodi di produzione, alla protezione della sua filiera e, non ultimo, alla garanzia della sua artigianalità».