Palazzo Cesaroni: 40 anni fa diventò sede del Consiglio nazionale dell’Umbria

Era il 23 giugno del 1977 quando Fabio Fiorelli e Pietro Conti, primi presidenti del Consiglio e della Giunta, inauguravano insieme alla squadra di assessori e consiglieri, e alla presenza delle autorità regionali, Palazzo Cesaroni, nuova sede del Consiglio regionale dell’Umbria.

Tutti riuniti nella Sala Brugnoli per presentare un edificio completamente ristrutturato e salvato da un degrado molto grave. La presidente Donatella Porzi sottolinea oggi, a distanza di 40 anni: “Palazzo Cesaroni da quattro decenni è il punto di riferimento, la ‘casa’ di tutti i cittadini umbri i quali, attraverso i rappresentanti da loro eletti, concorrono a discutere e a decidere democraticamente il proprio futuro sociale, economico e culturale”.

E poi ancora: “Quel 23 giugno del 1977 i fondatori della nostra Regione aprivano questa casa. E questa idea di Istituzione ‘aperta’ è ben rappresentata dalla forma architettonica di ‘moderna agorà’ che si volle dare all’Aula: uno spazio aperto e trasparente per sostanziare concretamente le esigenze di una moderna democrazia rappresentativa”.

L’iter per individuare e realizzare la sede del neonato Consiglio regionale (ora Assemblea Legislativa) iniziò all’inizio della prima legislatura, nel 1972, su indicazione di una apposita Commissione. Il Consiglio scelse Palazzo Cesaroni, allora di proprietà dell’Istituto nazionale assicurazioni. Realizzazione che venne ultimata nel 1976 con la stipula del contratto. Canone annuo di 120 milioni di lire, poi ridotti a 14 perché alcuni locali (l’attuale Sala partecipazione e spazi adiacenti) furono ceduti in affitto alla Rai che, all’epoca, aveva la sede in via Baglioni, e qui nacque la redazione dello studio televisivo della Terza Rete Rai nel dicembre del 1979.

I lavori di ristrutturazione del Palazzo, iniziati già nel 1973, riguardarono stabilizzazione e consolidamento delle strutture, adattamento funzionale degli spazi alle esigenze istituzionali, restauro opere murarie e pittoriche. I relativi progetti furono firmati dagli architetti Daria Ripa di Meana e Giuliano Caravaggi e dall’ingegnere Giuseppe Tosti. L’edificio è stato acquistato dalla Regione Umbria nel 1999.

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