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Emilia Romagna e Toscana: prove di avvicinamento. Confindustria Toscana:"Così sfrutteremo la Direttissima tra le due regioni".

di Redazione
02/05/2017
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Dibattito, riflessioni e proposte per studiare il futuro della Direttissima, per decenni spina dorsale del traffico ferroviario nazionale e punto di collegamento essenziale fra Emilia Romagna e Toscana. L’incontro si è svolto al Museo Materia, struttura del Gruppo Colle di Cantagallo che si trova in piena Valbisenzio. Hanno partecipato Riccardo Matteini Bresci, amministratore delegato del Gruppo Colle, Marcello Gozzi, direttore generale di Confindustria Toscana Nord, l’assessore regionale Stefano Ciuoffo e i sindaci della vallata. A moderate il dibattito è stato il giornalista de La Nazione Piero Ceccatelli. Come valorizzare la Direttissima e quale connotazione conferirle, il tema centrale dell’incontro. Dagli anni Trenta fino alla realizzazione della variante di valico attraverso il Mugello, la Direttissima è stata uno dei gioielli delle infrastrutture italiane. Adesso è una linea secondaria, ma preziosa per pendolari e studenti oltre che per il trasporto merci, con una sua intrinseca vocazione di servizio per il territorio che attraversa.

Marcello Gozzi ha portato la voce delle industrie e rimarcato il valore strategico della rete ferroviaria che attraversa la Valbisenzio: «Un’area da sempre con una forte vocazione produttiva che oggi può e deve trovare un nuovo sviluppo». Da qui l’invito alle amministrazioni valbisentine a favorire nuovi insediamenti e ad incoraggiare il rilancio del profilo industriale della vallata. «Con la 325 oppressa da traffico e lavori di manutenzione, un’infrastruttura come la ferrovia riveste un’importanza decisiva: necessario quindi valorizzare le stazioni esistenti ed eventualmente pensarne di nuove a servizio delle aree industriali». Un altro elemento di interesse della ferrovia è dato, secondo Confindustria Toscana Nord, dalla sua funzione di collegamento con Bologna e il suo aeroporto: «Un’opzione alternativa al Vespucci che attende ancora impulsi decisivi e la cui raggiungibilità da Prato continua a essere problematica». I sindaci della vallata hanno segnalato all’unisono la necessità di una maggiore interazione ed integrazione tra trasporti su gomma e rotaia. «Una razionalizzazione che favorirebbe l’interscambio e valorizzerebbe investimenti già effettuati come quelli per i nuovi parcheggi a Vernio e Vaiano. L’obiettivo finale? L’attrazione di nuovi insediamenti produttivi e dei flussi turistici». A chiudere il dibattito l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che si è detto favorevole a valorizzare e le stazioni esistenti e a pensarne eventualmente di nuove intermedie, promuovendo anche l’integrazione, oggi insufficiente, con il trasporto gommato pubblico e privato.

Tags: Confindustria ToscanaEmilia RomagnaInfrastruttureToscana
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