I dati Nielsen su un campione di oltre 30.000 persone in 61 Paesi parlano chiaro: il 67% degli italiani si dichiara preoccupato per il numero di ingredienti artificiali presenti nei prodotti dei supermercati. In altri paesi europei la percentuale è più bassa, dimostrando come l’argomento “cibo” e la sua qualità stiano a cuore alla popolazione italiana.
Gli italiani sono inoltre convinti (due su tre) che il cibo cucinato in casa sia più sano di quello acquistato già pronto fuori; nonostante ciò un connazionale su quattro va al ristorante o in pizzeria almeno una volta alla settimana.
L’attenzione alla qualità del cibo non è certo una novità in Italia e se ne è parlato molto anche nel corso dell’ultimo appuntamento a Torino del Salone del Gusto. I riflessi di questa tendenza a un’alimentazione più sana ed equilibrata da parte di una fetta cospicua di italiani si nota nell’aumento dei prodotti che la Nielsen ascrive al paniere “Benessere e salute”, ma anche nel cambio di strategia di alcuni grandi marchi, che sono più attenti alla comunicazione commerciale dei loro prodotti.
D’altronde l’Italia è terra di eccellenze enogastronomiche, e alcune realtà riescono comunque ad affermarsi nel mercato della distribuzione nonostante le barriere all’ingresso e altri problemi di natura economica.
Gli italiani, vista la maggiore attenzione verso il cibo, sono meno propensi rispetto ad altri citttadini di paesi soprattutto europei a diete restrittive, mentre il consumo degli zuccheri rimane alto: in sostanza rinunciamo meno di altri al consumo dei dolci.
Durante il rito della spesa ai supermercati o nei negozi, il 72% degli intervistati si dichiara molto attento nel conoscere la composizione degli alimenti, anche se poi la leva del prezzo fa spesso la differenza, a scapito talvolta della qualità.