Meno prestiti alle imprese, più alle famiglie

Arrivano i dati sui prestiti delle banche nel mese di luglio 2016. Bankitalia segnala un aumento dei prestiti alle famiglie dell’1,4% su base annua mentre quelli alle imprese nello stesso periodo di riferimento sono diminuiti dello 0,5%.

A preoccupare però maggiormente sono le sofferenze bancarie, salite a 198,26 miliardi, con un tasso sui dodici mesi del 12,7%. Un problema questo che investe molti istituti e che costringe le dirigenze a fare molta più attenzione sul fronte dei prestiti, tanto che lo Stato negli ultimi mesi è dovuto intervenire per garantire alcune formule di prestito, soprattuto per l’imprenditoria giovanile e le nuove famiglie.

I depositi bancari del settore privato hanno invece avuto un’impennata del 4,9%, mentre è diminuita sensibilmente la raccolta obbligazionaria (-10,6%). Infine il capitolo tassi d’interesse, mai così bassi come ora. Quelli sui finanziamenti erogati alle famiglie per l’acquisto della prima casa, si aggirano su una media del 2,44% (ancora in discesa rispetto a giugno). Per i prestiti alle società non finanziarie che non superano un milione di euro, i tassi non arrivano oltre il 2,41%, mentre al di sopra della soglia di un milione scendono all’1,34%.

Tuttavia se i tassi scendono e i prestiti bancari convengono più che in passato, è altrettanto evidente che le banche sono molto più accorte nel concederli, soprattutto alle PMI, quelle che in realtà ne hanno spesso più bisogno.

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