Assistenza domiciliare e ospedaliera per anziani auto o non auto sufficienti e per giovani che necessitano di particolari assistenze mediche per problemi di salute. Questi sono i servizi offerti da Equimondo, società cooperativa con sedi a Padova, Vigodarzere (PD) e Rovigo, che si occupa proprio di gestire e intermediare la domanda e l’offerta lavorativa tra famiglie e infermieri, operatori socio sanitari, badanti. Un settore sempre più in espansione, considerati l’invecchiamento della società italiana, le esigenze diverse degli anziani di oggi – più autonomi e distaccati dalle vecchie strutture come le case di riposo ma con malattie sempre più cronicizzate – e la complessità burocratica che ci si trova davanti ogni volta che si cerca di assumere temporaneamente una badante. Tanto che Martino Varotto, amministratore unico di Equimondo, sta già lavorando per esportare questo modello di intermediazione anche negli Stati Uniti, attraverso un portale internet: una moderna start up dedicata ai lavori domestici che in futuro sbarcherà anche in Italia.
La società cooperativa Equimondo nasce da un’esigenza concreta, vissuta sulla propria pelle, da Martino Varotto, il giovane amministratore unico che ha creato la società, ormai due anni fa. Senza alcun preavviso, infatti, la sua famiglia si trovò a dover gestire una lunga gestazione di una malattia, dovendo districarsi nel complesso labirinto burocratico e tra domanda e offerta lavorativa legata all’assistenza domiciliare: dagli infermieri agli operatori socio sanitari, dalle badanti al sostegno di una colf. Fronteggiare in poco tempo una selezione di un personale dal ruolo chiave nella vita, e nel fine vita, di un uomo, senza alcun aiuto ma anzi solo complicazioni legali, fece capire a Varotto l’importanza di un tale servizio, privato, ma dalla valenza sociale. Così, insieme ad altri quattro soci, Varotto iniziò quest’avventura.
Equimondo si occupa quindi di selezionare e fornire il personale giusto per l’assistenza domestica alle famiglie, in base alle loro esigenze e alla specializzazione richiesta. La società lavora in modo “tradizionale”: all’interno delle sedi Equimondo si svolgono i colloqui con le persone interessate a lavorare, con le famiglie e si selezionano i potenziali candidati. Proprio la qualità del personale selezionato è una delle carte vincenti su cui punta Equimondo e che fa la differenza per i clienti che si rivolgono alla cooperativa, che si ritrovano a condividere spazi e giornate insieme a persone che prima erano estranee. Per selezionare il personale, Equimondo applica criteri molto rigidi: si vogliono conoscere le esperienze, le referenze pregresse, i titoli di studio, la storia personale e le motivazioni delle persone che vogliono lavorare, la disponibilità e la serietà di quel lavoratore e soprattutto se è adeguato alle esigenze delle famiglie. Proprio per questo, prima di procedere con l’assunzione del lavoratore, da parte della famiglia, Equimondo fornisce un periodo di “prova” di 30 giorni: “L’inserimento lavorativo in ambito domiciliare non è semplice, soprattutto per le badanti – spiega Varotto -. Ogni famiglia e ogni anziano ha le proprie abitudini, così come le badanti stesse. Non sempre scatta il giusto feeling per l’accoglienza di un’estranea 24 ore su 24 nella propria famiglia. La legge permette 30 giorni di prova prima dell’assunzione ed è giusto che le famiglie esercitino questo diritto”.
L’assunzione del personale non passa attraverso la cooperativa, ma viene affidata al cliente, con l’assistenza e il supporto burocratico di Equimondo e con il contratto regolare di collaboratore domestico. “Assumere persone ed effettuare somministrazione di manodopera è legale solo per le agenzie interinali, per cui sono previsti determinati requisiti – spiega Varotto -. Bisogna diffidare quindi dalle cooperative che assumono badanti al posto delle famiglie, dicendo loro di non avere responsabilità in caso di cause lavorative future: molti processi sono andati a sentenza dimostrando la responsabilità in solido anche della famiglia presso cui lavoravano le badanti che hanno fatto causa per l’assunzione o per irregolarità di inquadramento lavorativo. E soprattutto, in questo caso, non viene mai garantita una qualità e una continuità del servizio, visto che con queste tipologie di contratti le badanti vengono pagate molto meno (contratti stranieri o inquadramenti assai precari) perché ci deve guadagnare anche l’agenzia”.
L’idea di Varotto, però, non si esaurisce con Equimondo: da mesi sta lavorando al portale Time.Care: una start up innovativa che fa incontrare la domanda e l’offerta lavorativa per i lavori in ambito domiciliare online. Badanti, colf, baby sitter, infermiere e qualsiasi altra figura che presta servizio a domicilio si potrà selezionare iscrivendosi a Time.Care: si può osservare una sua scheda tecnica di presentazione, fotografie, referenze, commenti di clienti pregressi, il tutto in modo semplice ed intuitivo, con l’assistenza legale e burocratica di esperti del settore. Un sito che supera gli annunci semplici e che a settembre sbarcherà anche in Italia.
SCOPRI DI PIU’:
Visita il sito www.equimondo.net
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