Dove va il lavoro

Non è un dato che stupisce troppo, ma ricordarlo può far bene, soprattutto ai più giovani che si stanno accingendo a intraprendere un percorso di studi, o ai genitori che si sentono in dovere di consigliargli la strada migliore.

A un anno dalla laurea il 95% dei laureati in Ingegneria, senza grandi distinzioni tra i vari rami, trova un’occupazione. Sono dati che a maggio ha reso pubblici il Politecnico di Milano, in occasione del Career Day (un primo confronto serio di lavoro tra aziende e candidati dell’università). Si riferiscono alla sola università milanese, un’eccellenza del sistema educativo, ma sono piuttosto indicativi di un trend nazionale (anche se è chiaro che laurearsi al Politecnico di Milano non è la stessa cosa che ottenere la laurea a Roma, ad esempio, anche se sulla carta è così).

Anche sul fronte dei contratti i laureati in Ingegneria sono piuttosto fortunati. A un anno dalla laurea, il 52% entra a tempo indeterminato, il 16% a tempo determinato, mentre il 20% con un contratto di apprendistato. Da segnalare che rispetto alla rilevazione sull’anno precedente, l’indeterminato è aumentato di oltre il 16% (grazie probabilmente agli incentivi previsti dal Jobs Act).

Infine, sul fronte delle retribuzioni i giovani ingegneri italiani non possono troppo lamentarsi rispetto ai colleghi di altre discipline (possono farlo invece rispetto ai colleghi europei): guadagnano in media 1.540 euro netti al mese, a fronte dei 1.150 euro scarsi degli architetti.

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