Befood, quando la crocchetta di Fido è su misura

Giorgio Scassini e Fabio Bernini - Befood

135 ricette, quasi 18 milioni di euro di fatturato, 43 clienti in Italia e in giro per il mondo. Sono solo alcuni dei numeri di Befood, azienda che si è affermata nella produzione, confezionamento, logistica e marketing di cibo secco per animali domestici in conto terzi. «Ma le cifre non dicono tutto – afferma il Direttore Generale, Fabio Bernini – ad esempio non danno conto dell’etimologia del nome, di quello che pulsa sotto alla superficie».

Ci spiega che Befood significa prima di tutto benessere, ma richiama anche la radice del verbo essere inglese – to be – esistere in sostanza e in verità. Insomma, non semplici mangimi ma veri alimenti per gli amici a quattro zampe. Parole di chi ha saputo crescere senza rinunciare alla qualità e ai drivers fondanti dell’azienda: persone, passione, tecnologia e natura. Concetto ribadito nella hall dello stabilimento: “produrre benessere per cani e gatti” è scritto in tredici lingue differenti e risuona come una missione. Pensare che dove sorge Befood, prima c’era un vecchio capannone abbandonato. «Siamo infatti molto legati al territorio – afferma il Presidente, Giorgio Scassini – perché è qui che abbiamo le radici e qui ha origine il nostro concetto di filiera». Si vigila sulla qualità anche fuori dallo stabilimento, a monte della produzione: c’è una rete di agricoltori che fornisce le materie prime di comprovata qualità: tutti sono sottoposti a controlli rigidi, quasi porta a porta. «Andiamo a conoscerli di persona – sorride – perché sulla qualità non si scherza e le analisi sono effettuate h 24».

In fondo privilegiare il locale è già un buon indice di sicurezza. Ma questo non significa che tutte le materie prime provengano dal comprensorio e certi alimenti li andiamo a prendere dove esiste un’elevata garanzia di qualità – ad esempio c’è il salmone della Scozia o le carni degli allevamenti certificati fuori regione – quanto piuttosto che ogni ingrediente viene reperito nella distanza minima possibile. «Anche questo evidenzia rispetto per la natura – spiega Bernini – ed è importante fondere un’alta qualità degli ingredienti utilizzati con l’innovazione tecnologica di primo livello».

La tecnologia permette di adattare il prodotto alle esigenze del cliente e questa è la loro peculiarità. «Possiamo sviluppare un’idea da un foglio bianco – raccontano i dirigenti –cercando di soddisfare ogni desiderio e/o aspettativa, non c’è nulla di preconfezionato, arrivando ad interpretare anche i messaggi più deboli del nostro cliente. Chi viene qui può costruire un prodotto insieme a noi, a partire dall’idea che ha in testa». Le ricette sono pensate per soddisfare le esigenze nutrizionali di razze, taglie ed età differenti; possono essere funzionali e preventive all’insorgenza di alcune patologie. I marchi privati che si rivolgono a Befood trovano soprattutto una produzione premium e super premium, visto che sono leader nella lavorazione della carne fresca partendo da porzioni di macellazioni.

Poi il cliente, se lo desidera, viene accompagnato nei restanti passaggi: packaging, marketing e logistica. L’azienda può gestire l’intera filiera dell’alimentazione dei quattro zampe. E se le varie confezioni sono paragonabili per livello a quelle dell’alimentazione umana, cosa dire della comunicazione? Befood sa essere all’occorrenza anche un expertise partner in grado di consigliare il giusto claim per lanciare un prodotto. Insomma, un’azienda capace di anticipare i tempi, se pensiamo che parte dell’energia utilizzata deriva da fonti rinnovabili, e che vengono utilizzati degli innovativi sistemi anti-odore norvegesi. Ha un cuore tecnologico, in cui convive la meccanica italiana con quella statunitense e tedesca. La capacità di innovare continuamente si riflette anche sulle scelte strategiche che andranno ad impattare sul mercato: presto sarà lanciata una nuova linea di prodotti dopo ben 18 mesi di sperimentazione. Sarà una linea speciale con un alta percentuale di carne fresca in origine destinata al consumo umano, il piatto forte – anzi, la ciotola – della casa. Il tutto mentre la fabbrica verrà ampliata per raddoppiare la produzione: cambia la quantità, ma la qualità resta sempre ai vertici e i nostri amici a quattro zampe possono dormire sonni tranquilli!

 

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Leggi anche “Mangimi? No, grazie: noi di Befood facciamo alimenti“.

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