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Due giganti dell’architettura, Kengo Kuma e Zaha Haid, allo scontro per lo Stadio Olimpico di Tokyo 2020. Zaha Haid accusa infatti Kengo Kuma di aver copiato il progetto, che era stato inizialmente scelto e poi cestinato, nel luglio scorso, per volere del premier Shinzo Abe. La motivazione? Il design – che ricordava il casco da ciclista – era troppo costoso rispetto alle stime originarie.
La società iracheno-britannica non ha usato mezzi termini: “I giapponesi ci hanno copiato. Noi abbiamo lavorato sul progetto per due anni e mezzo, loro hanno concluso in tre mesi. Impossibile”. Le accuse sono state sdegnosamente respinte da Kuma: “Non ci sono similitudini nel progetto, il concetto è completamente diverso. E’ una costruzione completamente differente”.